“Chiunque avrà avuto occasione di osservare un quadro, ma soprattutto una scultura e persino un’architettura, si colgono molto più facilmente in fotografia che dal vivo. Si è tentati di attribuire senza mezzi termini la ragione di questo fenomeno al degrado del senso artistico, a una mancanza dei contemporanei. Si oppone tuttavia a tale interpretazione la consapevolezza che, all’incirca nello stesso periodo in cui sono state elaborate le tecniche di riproduzione, si è trasformato il modo di concepire le grandi opere. Non è più possibile considerarle prodotti di singoli individui: sono divenute creazioni collettive, tanto imponenti che le si può assimilare solo a condizione di ridurne le dimensioni. In fondo i metodi di riproduzione meccanica sono una tecnica di riduzione e ci consentono di raggiungere quel livello di dominio sulle opere senza cui essere non sono più fruibili.”
Walter Benjamin, Piccola storia della fotografia